afterimage (World premiere) is a butoh-ish performance work that engages with the liminal and the in-between, inhabiting these spaces and others in a hauntology of “unbodiedness” for the postinternet landscape. Through deeply physical work rooted in the artist’s longstanding butoh practice, afterimage investigates the dissociative nature of information overload, while also considering literal effects of the digital on the body.
afterimage (Prima mondiale) è una performance ispirata al butoh che esplora il marginale e l’interstiziale, immergendosi in una "spettralità" che riflette l'assenza corporea di un paesaggio post-internet sempre più digitalizzato. Attraverso un lavoro fisico intenso e radicato nella lunga esperienza dell'artista con il butoh, “Afterimage” analizza l’aspetto dissociativo causato dal sovraccarico di informazioni e gli effetti concreti che il digitale ha sul corpo. Il risultato è una danza ricca di sfumature che invita lo spettatore a riflettere sulla propria percezione della realtà, trovandosi a metà strada tra il flusso infinito di contenuti di TikTok ed una collina al tramonto.
afterimage
Direction: evan ray suzuki
Choreography and performance: evan ray suzuki with Dominica Greene
Digital environment design: Pei Barth Wu
Lighting design: Stefano Camerieri
Production History:
2024 — Piazza San Gabriele dell’Adolorata/Creative Hub Cantiere Oberdan, Umbria Factory Festival — Spoleto, Italy
afterimage is a co-production of Spazio ZUT! and La MaMa Umbria International, with residency support from Centro Umbro di Residenze Artistiche.
photos by Emma di Marco and Ye-eun Choi